L’iter per il nuovo stadio della Roma prosegue: in una intervista su TvPlay arrivano dettagli sui passaggi imminenti.
Una fase importante, forse quella decisiva. La Roma attende, e intanto va avanti l’iter per il nuovo stadio da costruire nel quartiere di Pietralata. Si apre una fase di incontri e valutazioni, dalle quali passerà una fetta importante dei permessi per realizzare il progetto.
In una intervista su TvPlay, Nando Bonessio, presidente Commissione Sport di Roma, ha chiarito quali sono i passaggi imminenti. “Oggi, (ieri, Ndr) abbiamo convocato congiuntamente al collega della Commissione urbanistica Tommaso Amodeo una Commissione congiunta in presenza all’ingresso a quello che è il cantiere. Non bisogna dimenticare che tali aree non sono in consegna all’Amministrazione comunale, ma consegnata a una ditta privata che sta realizzando l’appalto per le opere di urbanizzazione. Abbiamo avviato un primo dibattito pubblico, con cittadini che hanno verbalizzato quanto detto, poi è partito il sopralluogo con chiare indicazioni, perché il cantiere è gestito da un’azienda privata con un direttore dei lavori e un responsabile della sicurezza”.
Da questi sopralluoghi è stato quindi avviato un confronto con i cittadini per un progetto che è fortemente voluto, ma che deve essere necessariamente sottoposto ad una serie di passaggi molto importanti. Bonessio li spiega.
L’obiettivo è quindi effettuare tutti i passaggi di verifica necessari, e su TvPlay Bonessio li ha spiegati in maniera molto semplice ed efficace. “Con questa visita del cantiere mi sto facendo un’idea, sto verificando se gli atti che ho letto portano poi la realtà effettiva del posto. In parte sì e in parte no dalle verifiche. Mi è stato segnalato che ci sono presenze residenziali di decenni, del periodo della seconda guerra mondiale, dobbiamo verificare se sono state espropriate, se si possono salvaguardare, che procedure ci sono in corso. Sono tutte considerazioni che non potremo fare se l’Assemblea Capitolina, che è sovrana, dovesse non concedere il parere di pubblica utilità fermando il progetto. Se si andrà avanti invece potremo portare avanti i processi di verifica”.
Bonessio ha parlato quindi di un dibattito sincero e schietto, nel quale si cercherà di capire se esistono tutti i canoni pe portare avanti il progetto. C’è però un punto che resta inderogabile. “In questo momento non siamo assolutamente nella fase della posa della prima pietra– ha ammesso su TvPlay -, se si potrà dare alla Roma uno stadio di livello europeo si farà, ma questo non può andare a discapito dei cittadini che abitano in questa zona”.