La squalifica e un fascicolo già aperto: sulla vicenda di Mourinho e Serra arriva però un commento molto duro.
Il battibecco, le parole durissime riprese poi anche nel post partita e tante polemiche. L’atteggiamento di Mourinho non è piaciuto, soprattutto alla luce della sconfitta della Roma. Anche quello di Serra però sarà verificato, e non ha convinto proprio tutti.
Su TvPlay è arrivato infatti il commento dell’ex arbitro Luca Marelli, che con precisione ha analizzato tutti gli aspetti della vicenda, e soprattutto l’atteggiamento dei protagonisti. C’è infatti un dato che sembra chiaro, e di certo servirà a fare certezza. “Hanno aperto un fascicolo e ascolteranno sia Mourinho che Serra. Da ciò che verrà fuori si arriverà alle decisioni che dovranno essere prese”.
Marelli parte da un concetto ben chiaro, ma il suo parere si basa su quanto accaduto e non sulle interpretazioni. “Io non mi sbilancio nel credere a quello che è stato letto sul labiale, ognuno può leggere quello che vuole. Ciò che è necessario in questa vicenda è far fede su quello che è successo, non sulle tante ricostruzioni che sono state fatte, perché in assenza di audio non ci sono certezze”.
“Serra, ecco i rischi e cosa non mi è piaciuto”
C’è soprattutto il comportamento di Serra nell’analisi di Marelli. L’ex arbitro conferma che sarà la Procura Federale a decidere sull’atteggiamento e sulla vicenda. “Il rischio è il deferimento – ha affermato l’ex arbitro –, o comunque provvedimenti che potrebbero essere presi. Per Mourinho invece la squalifica seguirà il normale iter, e una giornata rimarrà sicuramente. Anche nel caso in cui dovessero emergere responsabilità di Serra non c’è tempo fino a domenica”.
Marelli chiarisce quindi quali sono stati gli aspetti della vicenda che non gli sono piaciuti e quale l’atteggiamento di Serra che non ha convinto. “Che la Roma sia una squadra non facile da arbitrale è oggettivo, e non a caso hanno più effrazioni e più ammoniti per proteste. Allo stesso tempo è inutile nascondere che ci siano tattiche per mettere pressione”.
Marelli le svela. “Ci sono allenatori che danno indicazioni in questo senso. Non è l’unica la Roma, ma gli arbitri studiano allenatori e giocatori, sanno cosa aspettarsi. Resta però che il linguaggio del corpo di Serra non mi è piaciuto per niente e sono due i motivi. Il primo è che lasciando perdere il calcio in una società civile una persona non parla di spalle ad un’altra. Il secondo elemento sono le mani in tasca. Non si è in un pub a discutere con gli amici, ma si è li per un compito. In tutti i miei anni da quarto ufficiale non ho mai messo le mani in tasca. E’ questione di rispetto per il ruolo”.