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Calciomercato

“Marotta presidente FIGC”: l’annuncio scuote anche l’Inter

Il momento delicato per le istituzioni calcistiche italiane potrebbe avere ricadute anche sul club di Steven Zhang. I fatti

Non si è fatto in tempo a chiudere la vicenda Juventus con l’esclusione, firmata Uefa, da tutte le competizioni europee, che il calcio italiano è finito nuovamente sotto la luce dei riflettori. Dopo aver mancato la qualificazione agli ultimi due Mondiali, in estate a Via Allegri è scoppiata la bomba Roberto Mancini. Il tecnico jesino, in modo anomalo e decisamente frettoloso, nel giro di un mese si è dimesso dalla nazionale italiana per andarsi a sedere sulla panchina dell’Arabia Saudita.

Beppe Marotta (Ansa) – calciopolis.it

Tutto con l’accesso a Euro 2024, trofeo che deteniamo, ancora tutto in discussione. La querelle è stata risolta brillantemente con l’approdo del Campione d’Italia, Luciano Spalletti. Diciamo che “tutto è bene quel che finisce bene”. Ma non è andata proprio così.

A ottobre, figlio anche qui di un’inchiesta penale della Procura di Torino, scoppia il caso ‘Scommessopoli”. Nicolò Fagioli ha già patteggiato 7 mesi per aver puntato su gare di calcio, a breve stessa sorte, con sanzione maggiore, toccherà all’ex capitano del Milan, Alessandro Tonali. Un’altra patata bollente per Gabriele Gravina.

Del momento vissuto dal calcio italiano, della sua forza economica, nonché di giustizia sportiva, ai microfoni di TvPlay ha parlato Alfredo Pedullà. L’esperto di mercato si è soffermato anche sul recente accordo Lega-Sky-Dazn per irradiare le gare di serie A dal 2024 al 2029.  “Il discorso di De Laurentiis è da grande imprenditore ma sembra che sia tornato dopo una vacanza di sei anni. Il valore del calcio italiano è sotto lo zero. Ci sono profili che hanno fatto danni e sono ancora lì”, ha affermato il giornalista, riferendosi alle critiche del presidente del Napoli all’intesa sui diritti tv.

La stoccata di Pedullà: “Gravina il peggiore in 50 anni. Vorrei Marotta in Figc”

Pedullà ha sottolineato tutte le lacune istituzionali, la Figc che non si dimette, lo stato fatiscente dei nostri stadi. “Mi sembra di tornare ad Italia ’90. Il valore del calcio italiano è sotterrato a causa di gente messa lì proprio dai presidenti”, ha aggiunto.

Gabriele Gravina (LaPresse) – calciopolis.it

 

La firma calabrese ha sottolineato la mancanza di controlli, soprattutto sullo stato finanziario di molti club, anche di prima fascia. L’accusa è chiarissima: “Ci sono società che non andrebbero iscritte perché sono già, di fatto, morte, che fanno mercato e non potrebbero farlo”.

In merito a quanto accaduto al nostro calcio, il volto di Sportitalia ha una sua ricetta. “In Federazione dobbiamo esprimere una figura giusta, in grado di mantenere le promesse fatte”, spiega ancora il noto esperto di mercato, prima di lanciare un nome. “Marotta mi piacerebbe moltissimo, è la sintesi giusta del dirigente che ha affrontato e risolto delle difficoltà”, rivela.

Il bersaglio di Pedullà è altrettanto esplicito. “Gravina va criticato come presidente federale. Ha fatto zero. Dopo il ko con la Macedonia annunciò che era il tempo delle riforme, stesse frasi di due settimane fa”, attacca ancora. L’affondo conclusivo è ancora più duro: “Potrei dire che è stato il peggiore anche degli ultimi 50 anni”.

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Published by
Gianluca La Penna