In vista della supersfida di San Siro, José Mourinho deve ancora rinunciare ad un big: la battuta non lascia spazio a dubbi
Dal fischio finale di Roma-Slavia Praga, match di Europa League che i giallorossi hanno portato a casa soprattutto grazie ad un convincente primo tempo, è iniziato ufficialmente il countdown verso Inter-Roma, uno dei due big-match della decima giornata di campionato.
Non certo una partita come tutte le altre, per José Mourinho, quella di stasera.
Al di là del fatto che in questo momento i nerazzurri comandino in solitaria la graduatoria di Serie A, tornare a San Siro, sebbene il portoghese sia squalificato, è sempre un’emozione particolare per lo Special One. Che in quel di Milano ha lasciato un ricordo indelebile con lo storico Triplete del 2010. Come se non bastasse lo struggente amarcord, c’è anche la questione Lukaku a scaldare gli animi della vigilia.
Big Rom, ormai ex idolo della tifoseria della Beneamata, è considerato a tutti gli effetti un ‘traditore’ per quello che è accaduto nella scorsa estate.
Quando il belga fu ‘pizzicato’ a trattare in segreto con la Juve anziché lavorare per un ritorno definitvo all’Inter, come lo stesso Marotta stava facendo.
In un clima che ora non prevede più la distribuzione, da parte della Curva Nord, di ben 30mila fischietti che in origine sarebbero dovuti essere utilizzati a ogni tocco di palla del belga, Mourinho ha altri problemi da risolvere. L’assenza del big, oltre a quelle di Dybala, Renato Sanches e Pellegrini, è da considerarsi praticamente certa.
Intervenuto in conferenza stampa dopo il match con la squadra ceca, Mourinho si è concesso la solita battuta sarcastica per far capire che no, nemmeno domenica prossima Chris Smalling potrà essere a disposizione.
“Ma Smalling può rientrare domenica?“, è stato chiesto all’allenatore dei capitolini. “Sì, quale domenica?“, la risposta del lusitano. Il recupero dell’ex difensore del Manchester United sta assumendo i contorni di un vero e proprio mistero.
Fuori ufficiosamente per un problema tendineo tra il quadricipite femorale e il piatto tibiale, il britannico non riesce a rientrre in gruppo per una questione legata al dolore che ancora sente.
Lo stesso Mourinho, non più tardi di quache giorno fa, aveva parlato in questi termini delle condizioni dell’inglese. “Il problema non è tanto l’infortunio quanto il dolore, che gli rende impossibili determinati movimenti. Con lui non c’è nessun piano di recupero“, aveva sentenziato.
La battuta del post gara europeo può essere dunque letta come una semplice conferma di un sospetto che già aleggiava nelle stanze dell’infermeria di Trigoria. La domenica ‘giusta’, a questo punto, potrebbe essere la successiva, il 5 novembre.