Il veterano, in scadenza di contratto nel prossimo giugno, non rinnoverà il suo accordo col club rossonero: sarà addio a ‘zero’
È stato uno degli alfieri di Stefano Pioli. Uno di quelli che viene giocoforza identificato come simbolo del percorso che portò il club rossonero prima a qualificarsi per l’Europa League, nella stagione 2019-20, poi a tornare in Champions, l’anno successivo, e infine a conquistare uno scudetto arrivato forse addirittura in anticipo rispetto ai programmi societari.
Protagonista finora di una stagione che lo ha visto in campo solamente per 294′ in campionato, spalmati su 6 presenze di cui solo 3 dal primo minuto, il veterano sembra essere arrivato al capolinea della sua vincente avventura in rossonero.
Oltre alla carta d’identità – che dice 34 – e ad una serie di problemi fisici che lo hanno attanagliato nelle ultime due stagioni, c’è un titolarità che è stata persa a vantaggio delle nuove leve. Ma soprattutto un contratto che scadrà nel giugno del 2024, e che i club non intende rinnovare.
Arrivato nello scetticismo generale dopo la non brillantissima esperienza al Siviglia, lo scandinavo già visto in Italia con le maglie di Roma ed Atalanta ha conquistato tutti nel suo percorso di crescita che ha coinciso con quello del club. Ora però, dopo oltre tre anni di onorato servizio, potrebbe essere arrivato il momento dei saluti.
Qualche mal di pancia per lo scarso impiego in campo, Simon Kjaer lo aveva già manifestato ad inizio stagione. Quando Pioli, sulla falsariga di ciò che aveva deciso già nelle ultime gare dello scorso anno, aveva varato la coppia Tomori-Thiaw al centro della difesa. Il danese inizialmente aveva accettato il nuovo ruolo di esperto pronto a subentrare magari nei match in cui fosse richiesta un po’ di esperienza, ma poi ha iniziato a soffrire di questa situazione.
Proprio quando sembrava essere arrivato il suo momento – a Napoli, quando Thiaw era out per squalifica – ecco l’affaticamento muscolare che lo ha fermato. Impedendogli così di recuperare, anche solo per una gara, il suo ruolo al centro della difesa.
Proprio nel reparto arretrato poi, il Milan si sta muovendo con aggressività sul mercato. Gli infortuni di Kalulu e Pellegrino hanno ridotto all’osso le rotazioni di Pioli, con la dirigenza intenzionata ad intervenire già a gennaio.
Oltre che acquistare un profilo da inserire subito in rosa – si fanno i nomi di Kelly, Esteve e Kiwior – si pensa anche al nuovo centrale del futuro. Con un investimento importante su un giovane prospetto ‘alla Thiaw’ che possa garantire un’affidabilità pluriennale. Nessuno spazio dunque per il vichingo danese, che a giugno saluterà la truppa da free agent.
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