Ancora una volta il mondo del calcio è stravolto da una decisione che ribalta tutto: l’errore commesso è troppo grave
Capita raramente, ma capita e ogni volta torna in mente una regola di vita fondamentale: non è ammessa l’ignoranza della legge, quindi delle regole, nello sport come nella vita di tutti i giorni. Il calcio non fa eccezione e ora lo sa anche una squadra che è stata sconfitta 3-0 a tavolino. Ma in fondo è in buona compagnia, perché era successo anche alla Roma.
Riavvolgendo il nastro, bisogna tornare al 19 gennaio 2021. I giallorossi allora erano ancora allenati da Paulo Fonseca prima dell’avvento di Josè Mourinho e ospitavano in casa lo Spezia per una gara degli ottavi di Coppa Italia.
Una partita in cui era successo di tutto, a cominciare dalla vittoria dei liguri maturata sul campo dopo i tempi supplementari che si era conclusi sul 4-2.
Qualche giorno dopo il giudice sportivo non ha omologato quel risultato anche se all’atto pratico non è cambiato nulla per la qualificazione e quindi per l’avversario del Napoli nel quarti.
Ma cosa era successo all’Olimpico? Semplice, i giallorossi avevano concluso la partita con soli nove uomini in campo per le espulsioni ravvicinate di Mancini e Pau Lopez. Solo che, oltre al danno dell’inferiorità numerica e della sconfitta, era arrivata pure la beffa.
UFFICIALE, sconfitta a tavolino: la storia si ripete ed è un errore grave
La Roma aveva effettuato tre sostituzioni nei 90 minuti regolamentari, utilizzando due slot: Veretout e Karsdorp per Villar e Spinazzola al 69′ e Carles Pérez per Mkhitaryan all’85’. Quindi avevano ancora due cambi per i supplementari, ma Fonseca ne aveva fatti altri tre. Prima Dzeko per Borja Mayoral al via del primo tempo supplementare. Poi il portiere Fuzato e Ibanez per rimediare alle espulsioni.
Per regolamento, nei supplementari c’era effettivamente uno slot in più dedicato ai cambi che però restavano in tutto comunque cinque. Così il Giudice Sportivo della Coppa Italia, Alessandro Zampone, aveva inflitto alla Roma la sanzione della sconfitta 3-0 a tavolino.
L’estate successiva poi FIGC e Lega Calcio hanno aderito alla regola del sesto cambio (su deroga dell’IFAB) nei supplementari e quindi è cambiato tutto.
Ora però il caso si è ripetuto, se vogliamo in maniera anche più clamorosa. Non stiamo parlando di Serie A, ma del campionato Juniores Provinciali Under 19 di Massa Carrara. Sul campo il 21 ottobre scorso la partita tra Romagnano e Blues Pietrasanta era terminata 3-3.
Ma i padroni di casa alla fine hanno presentato ricorso basandosi su un motivo preciso. La panchina avversaria infatti nei 90′ di gioco aveva mandato in campo ben sette sostituti, infrangendo il limite massimo di cinque che è previsto anche per i Dilettanti.
Come ha spiegato il Giudice Sportivo, non omologando il risultato del campo e assegnando la vittoria al Romagnano, la regola è chiara. Solo tra gli Allievi/Under 17 e i Giovanissimi/Under 15 il limite dei cambi si alza. In casa del Pietrasanta evidentemente qualcuno ha fatto male i conti oppure non conosceva il regolamento e così quel punto è volato via.