“Fino a quando non ci sarà il closing non potremo operare sul mercato”. Così si è espresso il ds dell’Inter Piero Ausilio, intervistato da Radio Umbria in un sabato apparentemente qualunque.
Apparentemente, appunto, perché quello del 4-5 giugno passerà alla storia come l’ultimo weekend dell’era Moratti. La chiusura della trattativa per il passaggio del 70% delle quote del club nerazzurro a Suning Group è infatti non solo imminente, ma attesa a ore.
A confermarlo sono le parole di Cai Zhenhua, presidente della Federcalcio cinese, in Italia per una visita al centro tecnico di Coverciano: “Il calcio è del mondo, quella tra Suning e l’Inter sarà un’ottima collaborazione. Il 6 giugno ci sarà la conferenza stampa per la collaborazione fra Inter, una delle realtà più importanti del calcio mondiale, e Suning. Prevedo buoni scambi culturali a livello calcistico dal punto di vista del settore giovanile e della gestione del club”.
In attesa che i tifosi e tutti gli addetti ai lavori italiani comprendano cosa si intenda per “collaborazione”, è quindi realtà l’uscita di scena di Massimo Moratti, presidente dal 1993 e poi socio di minoranza dal novembre 2013, con il 29,5% delle quote, che ora passeranno nelle mani del colosso di Zhang Jindong, pronto a rilevare anche il 30% in mano a Thohir, che cederà il resto delle proprie quote entro due anni.
La domanda a questo punto è se i tifosi nerazzurri debbano soffocare i propri sogni. Come noto, infatti, non sono previsti stravolgimenti sul mercato a breve termine, visto che gli obblighi del Fair Play Finanziario vedranno anche l’Inter “cinese” costretta a vendere prima che a comprare, ma è chiaro che, come detto dallo stesso Ausilio, qualcosa di importante succederà.
Il primo affare ad essere concluso dovrebbe essere l’arrivo di Yaya Tourè, che è pronto a lasciare il Manchester City dopo l’arrivo di Guardiola, con cui ebbe screzi a Barcellona, e che si è già promesso a Mancini. Lo sforzo per garantire l’ingaggio all’ivoriano, non inferiore ai 6 milioni netti, potrebbe essere il primo timbro cinese sulla storia nerazzurra.
E chissà che, come detto da Ausilio, non ci siano i margini per riportare alla Pinetina Kovacic. Giusto per non farlo approdare alla Juve o al Milan…