Non ce l’ha fatta, purtroppo, l’ Italia, al termine di un quarto di finale a dir poco estenuante contro i campioni del mondo della Germania. Gli Azzurri, al termine di una gara a dir poco commovente contro un avversario strafavorito, è costretta a cedere ai tiri di rigore. Vediamo, dunque, le pagelle dell’ Italia.
Buffon 6,5 – La parata su Muller sul momentaneo 1-0 ci tiene a galla fino alla fine. A larghi tratti si limita a guidare l’intero reparto, e ai tiri dal dischetto riesce anche a neutralizzarne uno, sfiorandone pure altri due. Ma purtroppo non basta. Finisce così, purtroppo, la sua esperienza ai campionati europei.
Barzagli 7 – L’avversario è scomodissimo, e l’inerzia della gara lo costringe ad andare fino ai rigori, dove comunque non si scompone, prendendosi anche la briga di trasformarne uno con grande freddezza e serenità. A 35 anni continua ad averne come se fosse un ragazzino, annullando Draxler fin dalla sua entrata in campo. Peccato per l’esito finale.
Bonucci 7 – Gara sontuosa, e ancora una volta conferma una forma straordinaria, che lo proietta come uno dei migliori centrali d’Europa. Si prende anche la briga di trasformare il rigore del pareggio, ma sfortunatamente fallisce quello della lotteria finale, che purtroppo contribuisce all’eliminazione dell’ Italia.
Chiellini 7,5 – Un guerriero. Spazza tutto e tutti, palesando un’abnegazione commovente anche quando rimane in campo nonostante degli evidenti problemi fisici. Fra i più delusi dell’eliminazione, probabilmente: è stato uno dei migliori della nostra campagna europea. (Dal 121° Zaza s.v. – Non ci sentiamo di dargli un’insufficienza, perché i rigori alla fine sono una lotteria: capita di sbagliarli, e purtroppo è capitato a lui.)
Florenzi 6,5 – Se fosse un taxi, il suo erario sarebbe a dir poco stellare: corre tantissimo, giocando come se avesse quattro polmoni. Straordinario un suo salvataggio al volo su un tiro di Muller, e addirittura mette lo zampino sull’azione che regala all’ Italia il gol del pareggio. Esce coi crampi, stremato, dopo aver speso tutto. (Dall’85° Darmian 6 – Prende il posto del compagno e si unisce alla difesa, contribuendo a solidificarla nonostante l’offensiva tedesca. La sua gara alla fine non è negativa, ma pesa tantissimo quel rigore fallito alla fine.)
Sturaro 6,5 – La pressione potrebbe schiacciarlo, e invece finisce per giocare una gara di grandissima personalità. Lotta, corre, resiste nonostante il fisico a un certo punto non gli risponda più. Esemplare la caparbietà con la quale resta in campo anche quando le energie chiaramente sono finite.
Parolo 7 – Complessivamente, una buonissima partita in un ruolo a onor del vero non suo. Prova a dettare i tempi pur non essendo un regista puro, e nella fase difensiva fa il solito lavoro oscuro a limitare le mezze punte avversarie. Mette dentro uno dei rigori, ma purtroppo non serve a nulla.
Giaccherini 6,5 – Senza ombra di dubbio uno dei migliori Azzurri della spedizione. Ci mette cuore, determinazione, voglia e tutto quello che ha, spezzando il fiato a più riprese e mettendo anche dentro uno dei rigori che però, purtroppo, risultano fatali all’ Italia.
De Sciglio 7 – Semplicemente ritrovato, dopo un periodo abulico al Milan. La condizione è straripante, tanto che risulta essere tra i migliori dei nostri. Il suo rigore è semplicemente impeccabile, ma purtroppo i compagni non lo sono altrettanto.
Eder 6,5 – Ancora una volta una partita di grandissimo sacrificio. Corre come se non ci fosse un domani, lotta, si danna l’anima, si prende anche le botte degli avversari. Generosissimo, è costretto ad alzare bandiera bianca nei supplementari. (Dal 107° Insigne 6 – Entra per restituire un po’ di freschezza ad una squadra che chiaramente non ne ha più. Poi trasforma il primo rigore degli Azzurri, assistendo però importante agli errori fatali dei compagni.)
Pellè 5,5 – Si sacrifica tantissimo, facendo a sportellate coi colossali difensori avversari e facendo da sponda ogni volta che riesce. Purtroppo le movenze sono sgraziate, e i piedi son quelli che sono: vedasi rigore, calciato veramente male, con l’aggravante di aver stupidamente sbeffeggiato Neuer poco prima.
Conte 7 – Più di così onestamente pareva difficile fare. Si prende in consegna una squadra incerottata, partita quasi allo sbaraglio e fra mille perplessità, riuscendo a plasmarne degli uomini dotati di un cuore grande così. E la sua Italia si spezza ma senza piegarsi, soltanto dinanzi ai campioni del mondo della Germania, dopo aver fatto dei veri e propri miracoli contro Belgio e Spagna. Peccato vada via, ma rimane l’orgoglio di un’ Italia capace di farci sognare fino all’ultimo.