Tutto vero, tutto concluso. Il Torino, reduce da un’annata tutto sommato accettabile, si accinge a cambiare completamente volto per la stagione che verrà. I granata, infatti, dopo aver sostituito l’allenatore Ventura, approdato sulla panchina della Nazionale, con l’ex Milan Sinisa Mihajlovic, perdono anche Kamil Glik, capitano di mille battaglie.
Il difensore polacco, infatti, era ormai finito in orbita di diversi importanti club europei, e la sua permanenza all’ombra della Mole sembrava sempre più difficile. Glik, classe ’88, è peraltro reduce da un discreto campionato europeo, tanto che con la sua Polonia è riuscito addirittura a raggiungere i quarti di finale di Francia 2016, persi solamente ai calci di rigore contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo.
Una vita trascorsa in Italia, prima al Palermo (stagione 2010-2011, quando esordì anche in Europa League), poi al Bari, Glik si è poi consacrato al Torino, divenendo subito una delle colonne portanti della squadra. Lo scorso anno, in particolar modo, ha vissuto la miglior stagione della sua carriera, quando, oltre alla consueta sicurezza difensiva, ha garantito ai granata anche un ottimo apporto dal punto di vista offensivo: tra campionato e coppe, infatti, ha messo a segno ben 8 marcature su 44 apparizioni.
Difficile dunque che, raggiunti i 28 anni e, di conseguenza, la piena maturità calcistica, ci si lasciasse sfuggire un difensore divenuto così abile. E a muoversi più velocemente rispetto ad altri è stato il Monaco, che ha messo sul piatto ben 11 milioni di euro: una cifra alla quale difficilmente il Torino avrebbe potuto dire di no.
Kamil Glik, dunque, lascia l’Italia per accasarsi nel campionato francese. Ai granata lascia alcuni splendidi ricordi, accompagnati da numeri certamente non da poco: 171 presenze complessive, di cui 154 in campionato (uno di Serie B e quattro di Serie A), 6 in Coppa Italia, e 13 in Europa League, condite da 13 gol.