Finalmente si comincia a fare sul serio. Passato ormai ferragosto, che di fatto rappresenta il giro di boa delle vacanze estive, la stagione calcistica si accinge ormai ad iniziare ufficialmente. Per alcune squadre, invece, è già cominciata: è il caso della Roma, che tra poche ore affronterà finalmente la gara di andata dei preliminari di Champions League contro il temibile Porto.
Il club di Spalletti, negli ultimissimi giorni, ha ricevuto numerosi rinforzi, soprattutto per quanto riguarda il reparto arretrato, finora falcidiato da diversi infortuni, e appare quanto mai pronto per affrontare la sfida. Il doppio impegno, oltre all’accesso alla fase a gironi della prossima edizione della Champions League, si rivela subito particolarmente importante perché garantirà, alla vincitrice, anche un ricco bottino di circa 30 milioni di euro. Naturale, dunque, che la Roma punti ad arrivarci, magari anche grazie ad una buona prestazione contro la squadra portoghese.
Andiamo dunque a capire come potrebbe essere la formazione iniziale della Roma nella partita di andata del preliminare della Coppa dei Campioni. Sono molti i dubbi, specialmente in virtù degli ultimi acquisti messi a segno (tra cui il nuovo arrivato Bruno Peres, dal Torino), ma è probabile che, in un impegno così delicato, Spalletti decida di affidarsi soprattutto ai veterani della rosa, capaci di garantire una maggiore affinità tattica. In porta è probabile che il ballottaggio venga vinto da Alisson, anche se pure Szczesny ha le sue buone possibilità. La linea difensiva è a quattro, tanto cara a spalletti: Florenzi troverà spazio a destra, mentre sulla sinistra ecco il neo acquisto Juan Jesus, dirottato nel ruolo di terzino. La fortezza centrale sarà composta da Manolas e Vermaelen.
A centrocampo Pjanic non c’è più, e allora i riflettori sono tutti puntati su Strootman, che ritrova una maglia da titolare nella speranza di trovare anche un’integrità fisica che è mancata all’olandese nell’ultimo biennio. Accanto a lui, gli immancabili Nainggolan e De Rossi. Il tridente offensivo, invece, dovrebbe vedere come vertice alto Edin Dzeko, parso in gran spolvero in queste amichevoli estive. Le ali, invece, dovrebbero essere Salah e Perotti, ma occhio alla sorpresa El Shaarawy.