Dopo la deludente prova offerta dalla Roma nel doppio confronto con il Porto, che, di fatto, ha sancito ancora una volta l’eliminazione di una squadra italiana dalla massima competizione europea, è stata la volta delle altre due rappresentanti del calcio del Belpaese, finalmente chiamate a conoscere il loro destino. La Juventus e il Napoli, infatti, in quanto rispettivamente prima e seconda classificata dello scorso campionato di Serie A, si erano qualificate direttamente per la fase a gironi della prossima edizione di Champions League.
E, anche se, come detto, purtroppo la Roma non c’è più, alla faretra del calcio italiano restano ancora due frecce da giocare: il Napoli, che finalmente torna nell’Europa dei grandi dopo una pausa di alcuni anni, e soprattutto la Juventus, che mai come quest’anno sembra avere la forza per riuscire nella fatidica impresa che tutti i tifosi bianconeri si auspicano già da diversi anni: quella di riuscire a vincere la Champions League.
In questo senso, sia il cammino della Vecchia Signora che del club partenopeo, almeno sulla carta, dovrebbe essere favorito da due gironi piuttosto agevoli. Il Napoli, in particolare, non avrebbe potuto chiedere di meglio da un’urna particolarmente benevola: gli uomini di Sarri, infatti, sono riusciti a evitare tutti i maggior spauracchi di ogni fascia, beccando Benfica, Dinamo Kiev e Besiktas.
Anche la Juventus, inserita in prima fascia, non si può lamentare. I bianconeri infatti hanno pescato ancora una volta il Siviglia, che però, perso l’allenatore Emery, non sembra aver più lo smalto dello scorso anno. C’è poi il Lione, scivolato ormai fuori dalle zone alte del calcio francese, e infine la più che abbordabile Dinamo Zagabria.
Gironi particolarmente impegnativi della prossima Champions League saranno invece quelli che vedranno impegnate alcune big europee: Barcellona e Manchester City si affronteranno già subito, con l’incognita Borussia Monchengladbach e l’ostico Celtic. Interessante anche la sfida che vedrà impegnate Bayern Monaco e Atletico Madrid, con la mina vagante PSV Eindhoven pronta ad approfittare di ogni minimo spiraglio, e la favola Rostov vogliosa di giocarsi le proprie carte.