Nella seconda partita della fase ai gironi della Champions League, la Juventus ha spazzato via non soltanto gli avversari della Dinamo Zagabria, parsi davvero poca cosa dinanzi allo strapotere dei bianconeri, ma anche le tante critiche che avevano accompagnato la Vecchia Signora all’indomani della deludente sfida inaugurale contro il Siviglia.
Una partita che la Juventus ha prontamente dominato, grazie ad una prestazione estremamente convincente e mai messa in discussione. Sono bastati pochi minuti, in effetti, per permettere agli uomini di Allegri di indirizzare l’inerzia della gara sui binari giusti: e in questo senso, è davvero interessante constatare l’apporto dei neo-acquisti, dato che, nel 4-0 finale, tre marcature sono state realizzate proprio da tre elementi nuovi nella rosa.
È stato Miralem Pjanic a timbrare il cartellino per primo, al 24° minuto: dopo un pasticcio difensivo della Dinamo Zagabria, l’ex centrocampista della Roma ha battuto il portiere avversario con un tocco morbido.
L’unica azione pericolosa dei croati arriva appena un paio di minuti dopo il vantaggio della Juventus: Schildenfeld gira di testa una punizione di Antolic, Buffon è battuto ma il pallone si stampa sulla traversa.
Al minuto 31, arriva il gol dell’uomo più atteso: Higuain viene pescato da un lancio illuminante di Pjanic e insacca il pallone di sinistro. Per lui è il primo gol internazionale tra le fila bianconere. Da lì in poi la strada è in discesa, e Madama controlla la gara con fermezza, costruendo occasioni su occasioni. Al 57° minuto, eurogol di Dybala, che trafigge Semper con un tiro dai 25 metri: l’argentino torna così al gol con la casacca bianconera, dopo diversi mesi di astinenza.
Fatte le dovute sostituzioni, l’inerzia della partita non cambia, e anzi la Juventus trova persino il gol del 4-0: Dani Alves, a cinque minuti dalla fine, batte una punizione che trova prima la deviazione della barriera, e in seguito quella del portiere della Dinamo, che non riesce a impedire al pallone di superare la linea di porta.
Una prestazione da urlo, quella della Vecchia Signora, condita da un risultato che non lascia scampo a dubbi.