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Champions League

Juventus padrona nella tana del Dragao, Porto sconfitto

Una grande Juventus, assolutamente padrona in Portogallo, ha lasciato lo Stadio Dragao con una vittoria convincente, espressasi in uno 0 – 2 che, dati alla mano, avrebbe potuto essere anche più larga. I bianconeri, per l’ennesima volta nel corso di questa stagione, dimostrano il loro feeling europeo nelle trasferte, andando a sconfiggere il temibile Porto che pure, nella scorsa estate, era riuscito a spezzare le speranze della Roma, nel preliminare di Champions League.

Poche sorprese per la Juventus, nell’undici iniziale: fuori Bonucci per l’ormai famosa punizione dopo il comportamento tenuto nella sfida di campionato contro il Palermo, Massimiliano Allegri ha schierato il collaudato 4-2-3-1, il cosiddetto modulo a cinque stelle. E così, alle spalle del pipita Higuain, hanno agito Cuadrado, Dybala e Mandzukic, mentre Pjanic e Khedira, come pronosticato alla vigilia, hanno composto la cerniera di centrocampo. In difesa, dinanzi al capitano Buffon, hanno trovato una maglia da titolare Lichtsteiner e Alex Sandro sulle corsie esterne, mentre Barzagli e Chiellini sono state le invalicabili torri centrali.

L’inerzia della gara pende fin dai minuti iniziali verso la Juventus, che, pur non apparendo sempre brillante, riesce a dominare le velleità del Porto. L’episodio che in qualche modo cambia la storia della partita avviene al 27° minuto del primo tempo: Telles, già ammonito pochi istanti prima, stende Lichtsteiner con un fallo tanto ingenuo quanto plateale, ricevendo il secondo cartellino giallo e guadagnandosi anzitempo, quindi, la strada verso gli spogliatoi. La Juventus ringrazia, ma inizialmente non ne approfitta: al 39° Casillas compie una parata prodigiosa su Higuain, mentre al 46° Dybala coglie un palo con un sinistro secco che grida ancora vendetta.

Nella seconda frazione di gioco l’inerzia della gara non cambia: il Porto non si fa praticamente mai vedere dalle parti di Buffon, mentre la Juventus fatica a trovare gli spazi giusti per penetrare la difesa avversaria. Massimiliano Allegri, tuttavia, tira fuori gli assi dalla manica: al 67° Pjaca rileva un Cuadrado spento, e clamorosamente, 5 minuti più tardi, il croato sigilla la propria prima, pesantissima marcatura in bianconero con un destro potente e preciso da dentro l’area.

Al 73° esce Lichtsteiner, autore di una buona gara ma ammonito, per Dani Alves, e il brasiliano, un minuto più tardi, realizza anche il clamoroso gol del definito 0 – 2 in favore della Juventus: finta di Alex Sandro, cross di destro in area per l’accorrente terzino ex Barcellona che, smarcatissimo, batte Casillas di sinistro. La Vecchia Signora sfiora anche il terzo gol con Khedira, ma va bene così. In vista del ritorno allo Stadium, il passaggio ai quarti è praticamente in cassaforte.

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Raffaele