Luis Enrique intona il lungo addio: a giugno via dal Barcellona

Quando, alcuni anni fa, Pep Guardiola aprì un ciclo vincente praticamente irripetibile non soltanto per la storia del Barcellona, ma forse addirittura della storia del calcio, si disse che, probabilmente, fare l’allenatore del club blaugrana era il mestiere più bello del mondo. Un’affermazione forse un po’ azzardata, alla luce di quanto accaduto nel corso di queste ultime stagioni. E quest’anno, un po’ a sorpresa, nell’occhio del ciclone è finito Luis Enrique.

Luis Enrique siede sulla panchina del Barcellona da ormai tre anni a questa parte: era l’estate del 2014, quando accettò il prestigioso incarico, e nel primo anno, effettivamente, il rapporto pareva impossibile da deteriorare. Il tecnico spagnolo, al termine di una cavalcata straordinaria, riuscì a sconfiggere la Juventus nella finale di Champions League, e a conseguire un incredibile triplete in virtù anche dei successi in Liga in Copa del Rey.

Nell’anno successivo, l’inizio della discesa: la percentuale di vittorie complessive si abbassa drasticamente rispetto all’annata precedente (da un virtuoso 83,3% ad un più modesto 74,2%). Giungono nuovamente i due titoli nazionali, ma in Champions League la squadra mostra dei segnali di cedimento rispetto alla stagione passata, venendo eliminata ai quarti dall’Atletico Madrid.

E si passa, infine all’anno in corso, ben più complicato e più polemizzato rispetto ai precedenti. Il rapporto con i giocatori sembra essere ormai ai minimi storici, le prestazioni del Barcellona in campo non sempre sono convincenti: in Champions è arrivata una vera e propria batosta (un sonoro 4 – 0 incassato dal Paris Saint Germain all’andata degli ottavi di finale), e inizia anche a farsi strada un’ipotesi sempre più forte di un ciclo ormai concluso e da rifondare.

Un carico insostenibile, probabilmente, in quanto a pressione. Tanto che è stato proprio Luis Enrique, nel corso di una recentissima conferenza stampa, ad annunciare al mondo che al termine dalla stagione non rinnoverà il proprio contratto, rinunciando così alla carica di allenatore del Barcellona.

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