Nonostante alla conclusione del campionato di calcio di Serie A manchino ancora diversi mesi, la quattordicesima giornata sembra aver espresso un verdetto che pare quasi ufficioso. Il Napoli, infatti, ha provato in ogni modo ad opporsi allo strapotere della Juventus, ma vanamente: la Vecchia Signora, riuscendo ad andare persino oltre quelli che erano i pronostici dei più all’inizio del torneo, ha a dir poco tirannizzato il calcio italiano, dominando in modo incontestabile questa prima parte della competizione. A quattordici turni dalla fine, la banda di Allegri vanta un distacco di ben 13 punti sui partenopei, gli inseguitori più diretti: numeri che la dicono lunga su quella che è stata finora l’inerzia del campionato.
D’altronde, che il 2019 non fosse iniziato nel migliore dei modi per il Napoli, era un fatto piuttosto chiaro. I partenopei, in questi primi mesi del nuovo anno, sono stati costretti a vedere la Juventus allontanarsi ancor di più in classifica, perdendo anche malamente il quarto di finale di Coppa Italia: ossia, uno degli obiettivi apparentemente più alla portata per la banda di Ancelotti. E se i tifosi invocavano a gran voce una campagna invernale potenziante, in modo da provare ad allungare le sorti di questa Serie A fino a fine stagione, il mercato di gennaio ha invece prosciugato ulteriormente le risorse messe a disposizione del tecnico campano: perduto Rog, ma soprattutto perduto il capitano di mille battaglie, capitan Marek Hamsik, il Napoli ha praticamente detto addio ad ogni residua speranza circa la corsa Scudetto.
Emblematicamente, il legno colpito dalla nuova guida della squadra dopo la cessione dello slovacco, vale a dire Lorenzo Insigne, sembra riassumere egregiamente l’inerzia che il campionato del Napoli ha assunto in queste ultime settimane: una squadra ferma al palo, che nonostante una grande forza di volontà non riesce più ad opporsi ad un avversario troppo forte e troppo grande. Starà ora ad Ancelotti riuscire a reimprimere fiducia e motivazioni in una compagine che adesso potrebbe anche demoralizzarsi.