Serviva una grande impresa alla Juventus, nella sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League contro l’ Atletico Madrid, squadra solida e terribilmente arcigna. L’impresa, sfortunatamente, non è arrivata: una prestazione abulica, ricca di errori e di paura, ha portato ad una sconfitta piuttosto netta, e che al momento è difficile pensare che possa essere ribaltata, nella gara di ritorno, a Torino. Un 2 – 0 che non ammette repliche per com’è arrivato, e che allontana ancora una volta la compagine bianconera da quel trofeo tanto inseguito in questi ultimi anni, talvolta sfiorato, ma mai raggiunto.
Eppure l’avvio della Juventus era stato anche piuttosto incoraggiante, con una punizione dalla lunga distanza di Cristiano Ronaldo che ha costretto Oblak ad un grande intervento. Col senno di poi, un fuoco di paglia: gli uomini di Allegri sono imprecisi e soffrono a più riprese il pressing aggressivo ed incredibilmente efficace dei colchoneros. E così, dopo un primo tempo di studi e di punzecchiature, che si conclude a reti inviolate, è nel secondo tempo che l’inerzia della gara si dirige in modo quasi irrimediabile verso Madrid.
L’ Atletico sfiora il vantaggio in ben due occasioni, ma in entrambe manca il cinismo nell’ultimo istante: dapprima è Diego Costa a buttar fuori il pallone dopo essersi trovato solo davanti al portiere, poi è Szczesny a salvare con un intervento prodigioso su Griezmann. Morata, il grande ex, subentrato a Diego Costa, riesce a trovare la marcatura dell’1 – 0, annullata però per un fallo su Chiellini. Un appuntamento comunque solo rimandato per i padroni di casa.
Due calci piazzati diventano infatti fatali per la Juventus: dapprima è Gimenez ad approfittare di una azione confusa, mentre il raddoppio porta la firma di capitan Godin, proprio l’uomo che in estate si unirà ai rivali dell’ Inter. Un 2 – 0 che pesa come un macigno sulle residue speranze della Juventus, che allo Stadium, tra qualche giorno, dovrà compiere un vero e proprio miracolo.