Vada come vada, succeda quel che dovrà succedere nei prossimi giorni, non si può certo dire che il primo (forse l’unico?) anno di Maurizio Sarri sulla panchina del Chelsea sia stato un insuccesso. Se già l’ex allenatore del Napoli era riuscito a chiudere con un buon terzo posto in Premier League, dietro soltanto al duopolio dei record composto da Manchester City e Liverpool (rispettivamente 98 e 97 punti, ritmi insostenibili per chiunque), il vero successo è arrivato su campo internazionale. I blues, infatti, hanno sconfitto l’Arsenal nella finale di Baku in un derby tutto inglese, conquistando la seconda Europa League della loro storia.
Prestazione fantastica per il Chelsea, che nel primo tempo prende le misure agli avversari, per poi dilagare nella seconda frazione di gara. Le danze sono aperte al 49°, con un fantastico colpo di testa volante di Giroud. I Gunners provano a rimettersi in carreggiata, ma il Chelsea dà l’impressione di essere inarrestabile e, quando sale in cattedra Eden Hazard, il cui prossimo futuro sarà probabilmente al Real Madrid, non ce n’è più per nessuno: al 60° raddoppia Pedro, poi il fantasista belga sigla la fantastica doppietta (65° e 72° minuto) che definisce l’inerzia della sfida. In mezzo, la splendida ma tutto sommato inutile rete della bandiera di Iwobi. Maurizio Sarri mette dunque il bacheca il primo trofeo della sua carriera: un ottimo auspicio per la Juventus, che pare vicinissima ad ingaggiarlo come nuovo allenatore.