Non aveva ancora mai neanche giocato una partita di Nations League, la neonata competizione europea, Cristiano Ronaldo. Glie n’è bastata una, una soltanto, per ripristinare la sua leadership e far capire per quale motivo, a 34 anni, è ancora considerato uno dei più forti del mondo. Con una tripletta maestosa, l’attaccante della Juventus stende la Svizzera nella semifinale di Nations League, e stacca il pass per l’ultimo atto che il Portogallo disputerà domenica, contro la vincente tra Inghilterra e Olanda.
Una prestazione a dir poco fotonica per Cristiano Ronaldo, che sigla la seconda tripletta stagionale e raggiunge l’ennesima finale di una carriera che proprio non vuol saperne di fermarsi. Ad aprire le danze è proprio l’asso lusitano: calcio di punizione dalla distanza, l’estremo difensore svizzero sbaglia movimento e il pallone si insacca in porta.
Il match non è particolarmente spettacolare, ma la Svizzera, con un vero e proprio tilt della VAR, trova il pareggio su calcio di rigore: a trasformarlo è Rodriguez, terzino mancino in forza al Milan. La contesa sembra destinata ai supplementari, ma proprio al fotofinish Cristiano Ronaldo risale in cattedra, e in un paio di minuti firma un uno-due micidiale: all’88° un tiro radente fulmina Sommer, mentre al 90°, in contropiede, è un elegante destro a giro a trovare il fondo della rete. Un 3 – 1 che spalanca al Portogallo la seconda finale degli ultimi tre anni.