Francesco Totti e la sua Roma si separano, stavolta per sempre. Il microcosmo giallorosso, dopo aver salutato Daniele De Rossi solamente poche settimane fa, perde anche il suo simbolo più scintillante, l’emblema stesso del romanismo. Un vero e proprio colpo per un universo che ha sempre vissuto delle proprie bandiere e dei propri miti, nel bene e nel male. Un divorzio burrascoso, pressoché inevitabile e che, in qualche modo, conclude un capitolo che era iniziato due anni fa.
O almeno, così sembrava: sono stati due anni apatici per Totti, avari di soddisfazione personale per uno come lui, investito dal destino stesso a sobbarcarsi di responsabilità. Un addio che si è consumato lentamente, in maniera scientifica, pressoché inevitabile. Tante le bordate riservate dall’ex capitano giallorosso durante la sua conferenza d’addio: da Pallotta a Baldini, rei a suo dire di non aver mantenuto molte promesse e di aver messo il romanismo da parte.