Si è conclusa pochi minuti fa la sfida dello stadio Giuseppe Meazza di San Siro, in cui il Milan, al culmine di una crisi nera, è stato sgretolato da una Fiorentina in formato gigante. I rossoneri vengono schiacciati dai colpi di una Viola arrembante, padrona assoluta del campo per praticamente l’intera durata della contesa e che oggi, oltre al risultato, porta a casa anche certezze rinnovate. La panchina di Giampaolo, invece, non ha mai traballato così tanto: l’ex tecnico della Sampdoria è sulla graticola dopo aver incassato la quarta sconfitta in sei gare, peraltro la terza consecutiva.
Il Milan è in bambola già dai primi minuti della sfida, e la Fiorentina chiude meritatamente in vantaggio il primo tempo: Ribery umilia Musacchio e Romagnoli in dribbling, Donnarumma fa il miracolo ma sul tap-in Chiesa viene steso in area. Pulgar dal dischetto non sbaglia, e firma il terzo rigore con la casacca viola. Nel secondo tempo Ribery e compagni fanno la pelle a quel che resta del Milan: Musacchio viene espulso per un intervento killer, Castrovilli insacca un pallone smanacciato malamente da Donnarumma e Ribery con una magia mette in ghiaccio il risultato. In mezzo persino un rigore fallito da Chiesa, autore di una comunque buona prestazione. La prodezza di Leao a dieci minuti dalla fine serve solo a rendere meno amara una serata disastrosa, con i tifosi che hanno contestato apertamente la società prima di svuotare anzitempo la curva sud.