È stato l’eroe del torneo iridato in Brasile del 2014, quando un suo gol nei tempi supplementari della finale di Rio mise a tappeto l’Argentina di Leo Messi, portando la Germania sulla vetta del mondo. Come si cambia in pochi anni: quella che poteva essere la definitiva consacrazione della carriera di Mario Goetze, peraltro a soli 22 anni, si è invece trasformata nel suo crepuscolo. Da lì in poi il fantasista tedesco, in forza al Bayern Monaco e inseguito dalla maggior parte dei grandi club europei, si è come arenato in un limbo. Le prestazioni altalenanti, i continui infortuni, un’autostima evidentemente demolita e il ritorno al Borussia Dortmund descrivono bene quel che poteva essere e che invece non è stato.
Neanche la seconda parentesi in giallonero, dove già Goetze si era distinto nei primi anni della sua carriera come uno dei maggiori prospetti del calcio internazionale, sono infatti serviti a rilanciare la sua ascesa. La sua valutazione è scesa ai minimi storici, apparentemente come le – sempre più rare – apparizioni in campo. E a fine stagione, ammesso che l’annata calcistica possa essere effettivamente conclusa, Mario Goetze vedrà scadere il proprio contratto e sarà quindi libero di unirsi a qualsiasi altra squadra.
Anche in Italia non mancano i suoi estimatori, come la Lazio di Lotito. Qualche anno fa, in effetti, i biancocelesti riuscirono ad allungare la carriera di un altro amatissimo calciatore teutonico, il leggendario Miro Klose, e inevitabilmente per Goetze questa è una tentazione molto forte. Anche la Roma sembra sia molto interessata a questa opportunità, per aggiungere estro e fantasia al proprio centrocampo. Se il costo del cartellino certamente non sarà un problema, bisognerà però sciogliere il nodo dell’ingaggio: al momento il fantasista del Borussia percepisce circa 7 milioni di euro, una cifra al di là delle possibilità delle due squadre capitoline. Un approccio quindi possibile, ma difficile se il calciatore non decidesse di abbassare le proprie pretese.