Termina a reti bianche la prima partita, a suo modo storica, del post-coronavirus. Nella cornice vuota dell’Allianz Stadium di Torino, ai padroni di casa della Juventus è sufficiente uno 0 – 0, in virtù dell’1 – 1 faticosamente guadagnato nella partita di andata al San Siro, per staccare il pass per la finale di Coppa Italia. Nulla da fare per un Milan comunque coraggioso, ma limitato dalle assenze e condizionato dalla prematura espulsione, al 16° minuto, dell’attaccante Ante Rebic.
Proprio il croato viene scelto da Stefano Pioli per sostituire lo squalificato Ibrahimovic, al centro dell’avanguardia rossonera. Una soluzione che si rivelerà infelice, perché, sugli sviluppi dell’azione dopo il rigore fallito da Cristiano Ronaldo, un intervento scomposto di Rebic su Danilo costringerà l’arbitro Orsato a sfoderare il cartellino rosso. Un duro colpo per le residue ambizioni del Milan, chiuso nella propria metà campo per quasi tutto il primo tempo.
La Juventus non riesce però ad approfittare della superiorità numerica, e anzi, dopo aver collezionato numerose occasioni (spesso sventate da un ottimo Donnarumma), i bianconeri si spengono alla distanza. CR7 è l’ombra di se stesso, e anche Dybala e Douglas Costa si rendono raramente pericolosi. Con l’ingresso di Leao il Milan ritrova peso specifico in avanti, ma, eccezion fatta per qualche calcio piazzato, Buffon rimane praticamente inoperoso. La girandola delle sostituzioni bianconere allunga ulteriormente una sfida che termina senza grossi sussulti. Per la Juventus è la quinta finale di Coppa Italia negli ultimi sei anni. Pioli, invece, vede allontanarsi anche uno degli ultimi treni per l’Europa League.