Dando seguito alle numerose indiscrezioni che erano circolate nei giorni scorsi, pochi minuti fa è finalmente giunta anche l’ufficializzazione. Juventus e Barcellona hanno formalizzato lo scambio che porterà Arthur in bianconero e Miralem Pjanic in blaugrana, con un piccolo conguaglio in favore del club spagnolo. Le due società avevano lavorato a lungo per la buona riuscita di questa operazione, per poterla chiudere entro il 30 giugno: ovvero, la scadenza ultima per sistemare i rispettivi bilanci, ed evitare il rischio di incappare nelle grane dovute al fair play finanziario.
È indubbio in effetti che dal punto di vista economico si tratti di un grosso affare per entrambi i club. La Juventus cede un centrocampista di 30 anni per 60 milioni di euro, realizzando una plusvalenza netta di circa 47 milioni di euro, come si legge nella nota ufficiale diramata dagli stessi bianconeri. Inoltre, si libera di uno degli ingaggi lordi dell’intera rosa, accogliendone uno, quello di Arthur appunto, leggermente inferiore. Contestualmente, acquista uno fra i più interessanti prospetti del panorama mondiale, non ancora ventiquattrenne, per 72 milioni di euro, cui potranno essere aggiunti ulteriori 10 milioni di bonus al raggiungimento di determinate condizioni.
Per la Juventus si tratta quindi della più grande plusvalenza dell’era Agnelli dopo quella di Paul Pogba, mentre l’acquisto di Arthur al momento è fuori dal podio, piazzandosi solo quarto (dietro a Cristiano Ronaldo, Higuain e de Ligt) degli arrivi più onerosi. Da un punto di vista tecnico-tattico, invece, solo il campo e il tempo sapranno giudicare la bontà o meno di tali operazioni. È indubbio, comunque, che in questo modo Maurizio Sarri riceve un centrocampista dinamico e completo, evidentemente più compatibile alle sue idee di calcio rispetto a un profilo sì estremamente tecnico come quello di Pjanic, ma molto più statico. L’effetto di questa trattativa avrà luogo dall’inizio della stagione ventura.