Il determinante crocevia di agosto si trasforma in un incubo per Maurizio Sarri, che adesso potrebbe veder crollare la propria panchina. La Juventus batte il Lione per 2 – 1, ma in virtù dello 0 – 1 subito nel match di andata sono i francesi a staccare il pass per i quarti di finale di Champions League. Un fallimento su tutta la linea per i bianconeri, che vedono così sfumare ancora una volta il sogno della coppa dalle grandi orecchie. Peraltro, il tecnico della Vecchia Signora va persino a peggiorare lo score riportato da Max Allegri nello scorso anno: l’allenatore toscano venne eliminato dall’Ajax ai quarti, dopo aver comunque sbriciolato l’Atletico agli ottavi dopo una clamorosa rimonta firmata da Cristiano Ronaldo.
Un uomo solo, il campione lusitano. Che prova a trascinare una Juventus spenta, non troppo differente da quella vista nelle ultime uscite di campionato. Il portoghese dal dischetto pareggia il dubbio rigore firmato da Depay al 12°, per poi firmare anche il sorpasso al 60° grazie a un eurogol dalla distanza. Ma la Vecchia Signora è troppo logora e stanca per riuscire a trovare anche il colpo che varrebbe la qualificazione. E così, tra l’infortunio di Dybala (entrato al 71° e costretto a uscire una decina di minuti più tardi) e una quadratura del cerchio mai trovata, a stappare lo champagne al triplice fischio del signor Zwayer è il Lione. Che in uno Stadium vuoto fa festa grande, in attesa di affrontare il Manchester City ai quarti. Per la Juventus è il momento delle grandi riflessioni: sulla guida atletica, ma soprattutto sull’adeguatezza della dirigenza e di quella della squadra. L’impressione forte è che a Torino l’estate sarà caldissima. E che a rotolare sarà più di una testa.