Sta accadendo ciò che tutti temevano agli inizi del campionato: l’aumentare dei contagi da covid-19 tra calciatori e dirigenti sta costringendo le autorità a sospendere e rinviare molti match in programma, mettendo a serio rischio il regolare prosieguo della Serie A. La situazione più allarmante era scoppiata pochi giorni fa in casa Genoa, quando diversi giocatori erano risultati positivi al coronavirus costringendo la squadra dapprima a giocare con ranghi decimati contro il Napoli, poi a saltare la sfida contro il Torino prevista per sabato pomeriggio. Proprio il club partenopeo, avendo giocato pochi giorni prima contro i liguri, era tenuta sotto stretta osservazione per scardinare il rischio di creare un focolaio in seno alla società campana. Adesso, però, la situazione è definitivamente degenerata.
Pochi giorni fa il Napoli aveva reso noto il contagio del centrocampista Zielinski, mentre nelle scorse ore anche altri due elementi sono risultati positivi: il calciatore Elmas e un dirigente. Il tutto mentre, a Torino, anche due membri dello staff della Juventus erano risultati positivi al tampone. E così, pochi minuti fa, da Napoli è giunta la notizia secondo cui l’ASL locale ha di fatto bloccato la partenza della squadra verso il capoluogo piemontese, dove domenica sera si sarebbe dovuto tenere il big match dell’Allianz Stadium. Considerando il modo in cui il problema si è velocemente allargato al Genoa, la sanità ha evidentemente deciso di bloccare sul nascere questo potenziale focolaio, disponendo per i tesserati del Napoli un isolamento fiduciario di almeno 14 giorni. Probabile che, da qui alle prossime ore, verranno effettuati dei nuovi tamponi per monitorare la situazione, lasciando comunque sottintendere che la gara contro la Juventus non sarà disputata. La società bianconera, però, da par suo ha comunicato con una nota ufficiale che, “come previsto dal calendario della Lega di Serie A”, la prima squadra scenderà regolarmente in campo. La Serie A è già a rischio, e non è da escludere che nei prossimi giorni la FIGC e tutti gli altri organi preposti possano essere costretti ad adottare delle misure drastiche.