La sessione estiva di calciomercato della Serie A si è ormai conclusa da una settimana. Andiamo dunque a vedere come si sono comportate le squadre italiane, dando i voti a ognuna di esse.
ATALANTA 5,5: L’arrivo più importante, oltre che oneroso, è certamente quello di Paloschi, in sostituzione di Marco Borriello. Zukanovic ha poi puntellato una difesa rimasta orfana di Paletta e del veterano Bellini. Poi, di fatto, tutti arrivi minori o giovani scommesse, quando i tifosi avrebbero sperato in qualcosina di più. Sarà dura sostituire Cigarini e De Roon.
BOLOGNA 5: Al netto di alcuni arrivi piuttosto interessanti e di esperienza, come quelli di Torosidis e di Dzemaili, le partenze dei vari Giaccherini, Diawara, Rossettini, Constant, Brienza e altri sembrano un po’ troppo pesanti da digerire. L’ossatura della squadra pare un po’ più debole rispetto alla scorsa stagione di Serie A.
CAGLIARI 7: Il Cagliari torna in Serie A e lo fa con grande stile. Il mini-gruppo degli ex juventini (Padoin, Isla e Borriello, che si aggiungono a Storari, già presente in rosa) portano in dote tanta esperienza e mentalità vincente. Senza scordare Bruno Alves, fresco campione d’Europa col Portogallo. Sulla carta, la salvezza dovrebbe essere garantita.
CHIEVO VERONA 5: “Squadra che vince non si cambia.” Così è un po’ troppo letterale, però: è andato via l’esperto portiere Bizzarri ed è arrivato l’esperto portiere Sorrentino. Fine. Ma il troppo immobilismo potrebbe anche giovare, chi lo sa.
CROTONE 5: Guardando la rosa dei pitagorici dopo la recente sessione di calciomercato, la permanenza in Serie A sembra quasi una sorta di miraggio. Ricci e Budimir, tra i maggiori artefici della promozione, sono andati via, sostituiti da Falcinelli e Trotta, che a questo punto dovranno dimostrare di essere più che due rincalzi del Sassuolo. Sarà dura.
EMPOLI 5: Rispetto alle ultime due stagioni, la difesa, uno dei punti di forza dell’Empoli, è stata completamente smantellata. Anche quest’anno sono andati via due colonne portanti come Tonelli e Mario Rui, cui si aggiunge il talentuoso Zielinski. Fra gli arrivi spicca il nome di Gilardino, che però pare sempre più avviato sul viale del tramonto. Era lecito attendersi qualcosa di più, onestamente.
FIORENTINA 5: Qualcuno batta un colpo. Anche in questo caso abbiamo addii piuttosto pesanti, come quelli di Alonso, Pasqual, Mati Fernandez, Blaszczykowski, Roncaglia, Rossi, Gomez, mentre i nuovi innesti sono perlopiù ragazzotti di belle speranze. La Fiorentina esce fuori da questo calciomercato più ricca, ma certamente non più forte. Anzi.
GENOA 6,5: Benino. Il colpo più importante di Preziosi è stato certamente quello di trattenere Pavoletti, suo giocatore principe. Poi si registrano alcuni innesti interessanti, come quello di Edenilson o di Veloso. Sarà una Serie A interessante, per i liguri.
INTER 7: Il voto sarebbe anche più alto, se ai numerosi arrivi fosse stata accompagnata anche una certa logica. Sono arrivate due ali destre di livello internazionale (Candreva e Joao Mario) che rischiano di pestarsi i piedi tra loro, ma nessun terzino importante, a parte il solo Ansaldi. Banega a zero è un gran colpo, ma non è il vero regista di ruolo che serviva alla squadra. Sarà interessante vedere come si comporterà il baby fenomeno Gabigol, ma sarà difficile trovare spazi in una squadra che non è stata sfoltita a dovere, e che ad oggi conta parecchi esuberi: gestirli tutti non sarà semplice.
JUVENTUS 9: Se solo fosse arrivato anche un altro grande nome a centrocampo, il calciomercato della Vecchia Signora sarebbe stato persino da 10. Ok, le partenze sono state piuttosto pesanti, ma non si poteva davvero far nulla: troppi i 100 e passa milioni offerti dallo United per Pogba, incontrastabile la clausola del Real Madrid per riacquistare Morata, che fa comunque registrare una plusvalenza. Anche i vari Zaza e Pereyra hanno portato molti soldi in cassa. Gli innesti sono strabilianti per classe, esperienza e qualità: Higuain è il colpo più oneroso della storia della Serie A, poi abbiamo Pjanic, Dani Alves, Pjaca, Benatia, più la conferma di Cuadrado. Una campagna acquisti regale, per puntare anche alla Champions League.
LAZIO 6: Così così. Non è tutto da buttar via, anche perché gli arrivi dei vari Bastos e Immobile (su tutti) sono interessanti. L’altro lato della medaglia, però, dice che sono andate via alcune colonne della squadra, come Candreva, Klose e Mauricio. Ma le basi per il futuro sembrano piuttosto solide, nonostante si potesse fare meglio in fase di calciomercato.
MILAN 4: Ma che diamine sta succedendo? Ok, in attesa dei soldoni dei cinesi la liquidità era poca, ma quella poca che c’era è stata spesa anche male: Sosa, trentunenne, prelevato dal Besiktas per quasi 8 milioni di euro. Lapadula addirittura proviene dalla Serie B per quasi 10 milioni di euro, e sarà la riserva di Bacca (e forse anche di Luiz Adriano). Poi altri acquisti minori come Gustavo Gomez, Vangioni o Pasalic, al netto degli addii di Abbiati, Diego Lopez, Alex, Mexes, Boateng, Balotelli, Menez. Fino a gennaio sarà veramente durissima. Fortuna che almeno è stato trattenuto Bacca.
Napoli 8: Ok, è andato via Higuain, di gran lunga il giocatore più forte della rosa, oltre che uno dei pochissimi di caratura internazionale. I partenopei però possono sorridere, perché i 90 milioni della clausola del Pipita hanno portato in dote diversi innesti per ogni reparto: Tonelli e Maksimovic per la difesa, Diawara, Zielinski, Giaccherini e Rog per il centrocampo, Milik per l’attacco. L’undici titolare del Napoli sulla carta è inferiore rispetto a quello della scorsa stagione di Serie A, ma le seconde linee sono di qualità decisamente più alta e la coperta si è adesso allungata. Un calciomercato molto interessante, insomma.
PALERMO 3: Qualcuno salvi il Palermo. L’unico innesto di spicco, fra tanti semisconosciuti, è quello di Alino Diamanti. Le cessioni? Vazquez, Gilardino, Lazaar, Sorrentino, Maresca e altri ancora. Servirà un miracolo per restare in Serie A.
PESCARA 5,5: Il Pescara torna in Serie A ma l’impressione è che sarà difficile rimanerci. Il mercato si è portato via alcuni protagonisti della promozione come Mandragora, Torreira e Lapadula, cessioni cui cercheranno di sopperire, con l’esperienza, i vari Bizzarri, Aquilani e Pepe. Basterà?
ROMA 6: Spalletti ha detto che questa è la squadra più forte che lui abbia mai allenato. Sarà, ma intanto il preliminare di Champions League ha avuto un impatto venefico sulle ambizioni della Roma, anche in fase di calciomercato. Pjanic non è stato sostituito adeguatamente, e bisognerà sperare nelle condizioni di Strootman per non rischiare di arrivare a gennaio con la coperta corta a centrocampo. In compenso, gli infortuni hanno appesantito la retroguardia, visti gli arrivi di Vermaelen, Juan Jesus, Fazio, Mario Rui, Bruno Peres ed Emerson. La rosa sembra un po’ meno competitiva rispetto a quella vista nella scorsa stagione di Serie A, vedremo se il tempo sarà dello stesso avviso.
SAMPDORIA 6: L’addio di Soriano, vera e propria colonna portante della squadra, è molto doloroso, e anche altri protagonisti come De Silvestri e Correa sono partiti. Alcuni arrivi, però, sono molto interessanti: Cigarini puntella il centrocampo, Torreira è reduce da una grande stagione in Serie B col Pescara, Praet è tutto da scoprire. Un calciomercato molto interessante.
SASSUOLO 6: Era molto difficile migliorarsi visto quanto di buono fatto nelle ultime stagioni di Serie A, e in questo senso, effettivamente, i neroverdi non sembrano più forti rispetto all’annata passata. Tanto più che son partiti Vrsaljko (sostituito da Lirola) e Sansone (ma è arrivato il talentuoso Ricci). Staremo a vedere.
TORINO 7: Inutile girarci intorno, l’arrivo di Joe Hart direttamente dal Manchester City lascia intendere quelle che saranno le ambizioni di questa squadra. Bene anche tra centrocampo e attacco, con gli innesti del regista Valdifiori e delle lli Ljajic e Iago Falque. La difesa, però, orfana di Bruno Peres, Glik e Maksimovic, si è palesemente indebolita.
UDINESE 4: Peccato. I friulani fino a qualche anno fa lottavano arcignamente per conquistarsi dei posti in Europa. Adesso, persino salvarsi sembra un’impresa ardua. Un mercato mediocre, che si è portato via anche l’eroe di mille battaglie, Totò Di Natale. Per rimanere in Serie A, bisognerà sperare nell’esplosione dei giovanissimi.